Le nostre stagioni

Stagione

2024

L’annata è iniziata con un germogliamento precoce dato dalle temperature miti invernali, ma un abbassamento termico a fine Aprile ha interessato la fioritura, limitando l’allegagione. Dopo la primavera estremamente umida e piovosa, l’estate 2024 si è rivelata stabile e asciutta, creando condizioni favorevoli per uno sviluppo regolare e sano dei grappoli. Il lavoro costante di monitoraggio è stato fondamentale per garantire un raccolto integro. Settembre e Ottobre hanno offerto condizioni asciutte e fresche, consentendo di raccogliere le uve in uno stato ottimale di maturazione. Nonostante un inizio d’anno complesso, a fronte di una attenta e corretta gestione fitosanitaria dei vigneti, la stagione si è conclusa con successo e con la promessa di un potenziale qualitativo estremamente interessante. Settembre e ottobre hanno offerto condizioni asciutte e fresche, consentendo di raccogliere le uve in uno stato ottimale di maturazione. Nonostante un inizio d’anno complesso, a fronte di una attenta e corretta gestione fitosanitaria dei vigneti, la stagione si è conclusa con successo e con la promessa di un potenziale qualitativo estremamente interessante.

Storia

1958

Nel cuore del Piemonte, il clima è temperato-continentale, con stagioni ben definite e forti escursioni termiche tra il giorno e la notte. Queste condizioni offrono alla vite il tempo di maturare lentamente, sviluppando aromi complessi e una freschezza vibrante che si ritrova nei nostri vini. Il 1958 viene spesso usato come riferimento perché segna l'inizio delle rilevazioni meteorologiche sistematiche e continue in molte aree d'Italia, compreso il Piemonte. Prima di quell'anno, i dati climatici erano raccolti in modo meno preciso o discontinuo. Avere una serie storica completa e affidabile a partire dal 1958 permette di confrontare le condizioni attuali con le medie climatiche di lungo periodo, evidenziando eventuali anomalie o cambiamenti significativi.

2022

È stato uno degli anni più secchi mai registrati in Piemonte, con una riduzione delle precipitazioni di circa il 40% sotto la media storica. L'inverno 2021-2022 è stato particolarmente arido, con conseguenze dirette sulle riserve idriche e sulle colture, comprese le vigne.

2023

Sebbene leggermente meno estremo rispetto al 2022, il Piemonte ha continuato a subire un deficit idrico significativo. Nonostante alcuni eventi piovosi in primavera, l’estate è stata calda e asciutta, con temperature superiori alla media e poche precipitazioni.

2024

Dopo due anni consecutivi di siccità estrema, il 2024 ha visto un aumento significativo delle precipitazioni, specialmente nei primi cinque mesi dell’anno. I mesi di Febbraio (+ 232%), Marzo (+ 322%) e Maggio (+ 88%) sono stati tra i più piovosi Mai registrati dal 1958, contribuendo a ripristinare le riserve idriche del suolo e a ridurre l’aridità accumulata. Questo ha favorito la rigenerazione dei vigneti, ma ha anche creato condizioni ideali per la diffusione di patogeni, con peronospora e oidio.

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